PULSEE presenta la prima collezione di NFT ad impatto zero
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In occasione della Milano Design Week 2022, Pulsee brand digitale per luce e gas di Axpo Italia, ricorda la centralità dell’impegno per contrastare i cambiamenti climatici. L’iniziativa, frutto della collaborazione con l’artista digitale e grande esperto di ambiente Giuseppe La Spada e realizzata negli spazi della House of Switzerland - Casa degli Artisti, mette al centro sostenibilità e innovazione.
Fino a quando avremo la possibilità di raggiungere la sommità della cima di Vulcano, la laguna di Venezia, le sponde del fiume Po o il Ghiacciaio dei Forni? Alcune attività che fino a pochi anni fa abbiamo dato per scontate, nel prossimo futuro potrebbero non esserlo più. Gli allarmi climatici arrivano quotidianamente da moltissime fonti e anche la Milano Design Week 2022 può essere il luogo ideale per ricordare la centralità di tematiche che toccano sempre più da vicino la nostra quotidianità.
Pulsee Luce e Gas, energy company full digital di Axpo Italia, ha deciso di dedicare un’esposizione a quei luoghi che rischiamo di vedere scomparire se non si inverte la rotta. Il progetto prende il nome di NFP, Non Fungible Places: una collezione di NFT che cristallizza per immagini luoghi a rischio estinzione, opera dell’artista multimediale Giuseppe La Spada. L’iniziativa è nata in collaborazione con l’Agenzia creativa Gitto Battaglia_22 ed è finalizzata a creare awareness intorno alle problematiche ambientali.
Quattro le opere digitali che compongono la mostra, la prima esposizione di NFT - Non Fungible Token ad impatto zero visitabile fino al 12 giugno presso House of Switzerland - Casa degli Artisti e incentrata sulle problematiche ambientali più impellenti e pericolose: siccità, aumento delle temperature, scioglimento dei ghiacci ed emissioni di CO2. Elementi che rischiano di mettere a repentaglio la salvaguardia di luoghi dall’alto valore per il territorio.
Le opere esprimono la visione personale dell’artista dei quattro elementi chiave in natura - terra, acqua, aria e fuoco - associati ad altrettanti luoghi unici e iconici del nostro paese. La prima opera è dedicata al Ghiacciaio dei Forni, un ghiacciaio la cui superficie si riduce inesorabilmente di anno in anno. Basti pensare che a metà ottocento misurava 20 Km2 ed oggi ne misura meno di 11 con la sua fonte (la parte più bassa) che si è ritirata di 2 Km.
La seconda opera cristallizza nell’osservatore la Laguna di Venezia, colonizzata da varie specie di alghe non autoctone. Il loro aumento progressivo costituisce una delle principali emergenze ambientali poiché comporta una grave perdita di biodiversità su scala globale.
Il terzo protagonista del progetto NFP è il Fiume Po che dopo aver visto nell’inverno passato uno dei meno piovosi, vive una situazione di siccità più gravi della storia con un aumento di temperatura misurato dalle ARPA delle quattro regioni interessate dal suo passaggio del +2.1 C°.
L’Isola di Vulcano, che chiude l’esposizione, ritrae la sommità del vulcano che potrebbe non essere più visitabile dopo la recente interdizione a causa di emissioni che rendono irrespirabile l'aria circostante. Nell’autunno del 2021 a Vulcano si sono registrati valori anomali nelle emissioni di anidride solforosa (SO2), acido solforico (H2S) e anidride carbonica (CO2). Un aumento inaspettato che ha reso indispensabile l’evacuazione della popolazione residente nel novembre scorso.
Le opere sono state realizzate dall’artista di origini siciliane Giuseppe La Spada che, da sempre attento a sensibilizzare le nuove generazioni sugli impatti antropici attraverso l’utilizzo dell’arte, contestualizza così lo starting point dell’idea creativa: ''La separazione creata dall'essere umano negli ultimi 150 anni ci ha reso sempre più distanti e incuranti degli effetti dei processi evolutivi e, soprattutto, di quanto la relazione uomo natura sia importante per la nostra sopravvivenza”.
Grazie al brand digitale Pulsee Luce e Gas fondato da Axpo Italia, quarto operatore sul mercato libero dell’energia in Italia, tutte le attività preparatorie e di esecuzione della mostra sono state compensate in termini di emissione di CO2 rendendo la mostra completamente a impatto zero. Questo è stato possibile grazie all’acquisto di certificati verdi la cui meccanica di compensazione avviene - come da Direttiva 2003/87/CE sull' Emission Trading Scheme (ETS) - tramite certificati EUA (EU Allowances) che permettono di bilanciare la quantità di CO2.